Yoga base e Yoga avanzato, non può esistere una distinzione.

Capita spesso di sentirsi dire: “vorrei fare un corso di Yoga base”, oppure, “non vorrei che la classe fosse troppo avanzata per me”. Il concetto di Yoga base, piuttosto che qualsiasi aggettivo legato alla “difficoltà” della pratica non ha alcun senso considerando il fatto che lo yoga in generale non è performance, anche nelle asana più acrobatiche. Tralasciamo tutti gli aspetti di cui lo yoga si compone per brevità, e concentriamoci sugli aspetti delle asana (posture), aspetto oggi che comincia ad essere molto noto. Ogni asana ha sempre la possibilità di essere variata in base alle caratteristiche fisiche del praticante (ho detto variata, non semplificata), anche in virtù del fatto che l’asana è composta di posizione, di respirazione, di stabilità, di sguardo, e soprattutto di “intenzione”. Un ginnasta di media qualità probabilmente nel caso dell’ashtanga ad esempio farebbe la terza serie nel giro di un anno (se non qualche mese), quindi cosa dovremmo dire, chè è un fenomeno dello yoga? Non è così ovviamente, senza intenzione non esiste l’asana, non esiste lo yoga. L’ascolto del proprio corpo, magari la conquista di qualche centimetro in più di allungamento, o comunque la conquista del benessere necessario ad accedere a tutti i piani di cui lo yoga e l’uomo in genere si compone, questo è essere nella pratica e nello yoga. Vedo praticanti con limiti fisici rilevanti essere completamente dentro la pratica, lo vedi dallo sguardo, dal respiro, dall’impegno del corpo, e praticanti che “chiudono” le asana più complesse essere magari meno nella pratica perchè molto legati alla performance… questo non è un delitto, esiste anche l’elemento ludico, la soddisfazione personale di avere fatto una verticale, ma questo in se non vuole dire avere una pratica “avanzata”. Consiglio quindi a chiunque si avvicini allo Yoga, in particolare alle forme dinamiche come il vinyasa, di non soffermarsi troppo sulla propria “adeguatezza” fisica, e semplicmente di cominciare a praticare adattando questa, con l’aiuto dell’insegnante, alle proprie caratteristiche e alle proprie inclinazioni, stando nel qui ed ora, evitando il non sono capace, non ci riesco, gli altri sono migliori…. praticate e basta, senza pensare, a questo serve lo Yoga.