
Capita spesso a lezione, in particolare adesso con l’inizio della stagione autunno/inverno, che le pesone comincino ad avvicinarsi allo Yoga, magari anche solo per provare cosa sia. Tralasciamo il fatto che spiegare che esistono tantissimi di stili di Hatha Yoga, ma che hanno lo stesso scopo è complesso in sè, ma quello che noto ogni volta è il florilegio di frasi tipo: “non sono elastico quindi non sono portato”, oppure “non ho equilibrio quindi posso farlo lo stesso”?, o ancora “ho visto quelli intorno a me che facevano cose che io non riuscirò mai a fare, è il caso che continuo”? Spesso quando ci si avvicina allo Yoga tutti noi abbiamo questi “timori”. Come sempre la nostra mente ci inganna, lo Yoga non è una performance, è una pratica personale, personalissima… si utilizza il proprio corpo, con la sua storia, con le sue caratteristiche che vanno rispettate, amate, perchè sono il nostro percorso. Ci saranno sempre asana che non ci vengono, oppure in alcuni periodi ci vengono e in altri no… oppure in alcuni periodi non sentiamo l’esigenza di fare asana e ci dedichiamo ad altri aspetti dello Yoga, oppure a nulla in particolare, questo è essere presenti, solo questo importa nella pratica (ed in generale nella vita), l’intenzione con cui facciamo le cose. Mi capita di vedere persone con limiti articolari (ognuno comunque ha i suoi) essere appieno nella pratica, consapevoli di quello che stanno facendo, e persone con grandi doti fisiche, distanti anni luce dagli scopi dello Yoga. Quindi non guardate troppo il vicino di tappetino, non sfidatevi troppo, siate anche indulgenti, quando in pratiche dure come il vinyasa vi sentite stanchi…. fermatevi, e poi riprendete con calma, non siamo atleti che devono superare un record. Se avete problemi alla schiena, problemi articolari, problemi di equilibrio e di forza, lo Yoga vi aiuta, ma sarà sempre la vostra consapevolezza a guidarvi, fermando il giudizio, quella vocina che vi dice, non sono capace, non ci riesco, tutti sono più bravi di me… fregatevene di quella vocina, non è la vostra essenza, la vostra essenza può fare cose che voi non sospettate nemmeno, spesso i nostri dolori sono frutto di atteggiamenti, non di un rapporto causa ed effetto casuale, per cui cambiare atteggiamento, anche verso i nostri limiti, ci migliora.