Macrobiotica e il concetto di Yin e Yang*

Yin e yang, due parole che si utilizzano per esprimere il concetto di polarità e il gioco che esiste tra opposti. Per la macrobiotica, yin vuol dire la tendenza all’espansione, la tendenza a salire e disperdere. Lo yin domina in situazioni di calma, di rilassamento, nell’espressione femminile, nella pace e in tutto ciò che è spirituale. Lo yang naturalmente rappresenta esattamente il contrario, è la tendenza a scendere e concentrarsi, la contrazione, che domina nell’attività fisica e meccanica, nella guerra e la competizione, tutto ciò che è maschile e materiale.

Yin e yang sono le forze della natura, il mondo è il risultato dell’incontro di queste due spinte opposte e polari, ma sempre in equilibrio dinamico tra loro. Lo yin è un’energia espansiva,  è una forza centrifuga, che si muove verso  l’esterno, è l’energia della terra che sale verso il cielo, è l’energia femminile. Lo yang è un’energia contraente, è una forza centripeta, che si muove verso l’interno, è l’energia del cielo che scende verso la terra, è l’energia maschile.

L’alternanza

Yin e yang si alternano e la vita ce lo insegna. Pensiamo al giorno (yang) e alla notte (yin), al caldo (Yang) e al freddo (yin), all’alternanza delle stagioni, al lavoro  (yang) e al riposo (yin), quando siamo molto attivi (yang) e poi abbiamo bisogno di rilassarci (yin), al fatto che dobbiamo mangiare (yang), ma il nostro corpo deve anche eliminare (yin).

Stare bene vuol dire rispettare l’alternanza tra yin e yang. Quando spingiamo troppo in una direzione e non ci ascoltiamo, alcuni aspetti della nostra vita possono andare fuori equilibrio, e possono insorgere problemi più o meno gravi, legati ad un eccesso di yin o di yang, a loro volta prodotti da un’alimentazione  o da comportamenti squilibrati.

Attrazione e repulsione

Due forze opposte si attraggono. Pensiamo al sesso e quindi all’attrazione tra uomo (Yang) e donna (Yin); quando c’è molto caldo (yang) cerchiamo il fresco (yin); se mangiamo troppo sale (Yang) beviamo molti liquidi (Yin); dopo un’intensa attività fisica (yang) vogliamo rilassarci e riposarci (yin). D’altro canto due forze uguali si respingono. Se di fuori è molto freddo (yin), quando arrivo a casa non vado a buttarmi in piscina per un bagno o cerco l’aria condizionata, ma mi metto davanti al camino (yang) e prendo una coperta per scaldarmi.

Il Paradosso

Provo a spiegare un concetto un po’ complesso…e cioè che quando si arriva all’estremo yang d’improvviso questa spinta energetica si trasforma in yin e viceversa. Facciamo alcuni esempi.

In un ambiente molto freddo (yin), pensiamo di essere ai poli, se non si è adeguatamente coperti cerchiamo di scaldarci muovendoci il più possibile, saltando e gesticolando (atteggiamento yang), ma ad un certo punto non basterà più, perché questo freddo così intenso (yin) prenderà il sopravvento e ci stenderemo a terra in posizione supina (Yin) e molto probabilmente moriremmo se qualcuno non viene in nostro soccorso. Al contrario se prendiamo un’influenza, finchè la temperatura non è eccessivamente alta stiamo distesi  ed immobili (yin), ma se la situazione si aggrava e la temperatura sale molto, ad un certo punto potremmo avere le convulsioni (atteggiamento molto yang). Il nostro corpo attraverso la malattia cerca di ristabilire un equilibrio eliminando gli eccessi che hanno causato lo squilibrio. Le malattie degenerative riflettono anche questo paradosso. Il corpo produce sintomi per eliminare eccessi o creare equilibrio per ristabilire armonia. Un raffreddore è semplicemente un tentativo di far uscire l’eccesso di freddo che c’è nel corpo (freddo sotto forma di sostanze che indeboliscono il corpo) ed è ben per quello che si chiamano raffreddori. Una ciste o un accumulo nel corpo, è un tentativo di isolare sostanze nocive che il corpo non riesce ad eliminare e i problemi della pelle normalmente sono semplicemente tentativi di portare fuori gli eccessi che i normali canali di eliminazione non sono riusciti a gestire.

*Tratto da “Analisi di una tragedia” di Martin Halsey

Il cibo è la sintesi delle forze presenti in natura, esso entra dentro di noi e contiene le spinte energetiche dello yin e dello yang producendo effetti nel nostro corpo e nella nostra mente. Ci sono cibi più yang, cibo più yin e cibi dove lo yin e lo yang sono più in equilibrio. Possiamo decidere di modificare l’energia del cibo anche attraverso i diversi stili di cottura.

Star bene significa avere un rapporto equilibrato con il mondo che ci circonda e che ci portiamo dentro nutrendoci quotidianamente. La macrobiotica è innanzitutto questo: la via per la felicità. Un corpo malato non può ospitare una mente sana. Mente e corpo sono entrambi da nutrire e curare nella quotidianità.

Il mio ruolo sarà quello di farvi diventare più esperti di cucina naturale (o macrobiotica) ed energia del cibo per la parte che a voi serve ad essere felici.

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La storia di un cambiamento

Ciao internauti, prima di parlare con voi di alimentazione, volevo raccontarvi quale è stato il mio percorso……

Ho sempre avuto un rapporto particolare con il cibo, da golosa quale sono, l’ho sempre utilizzato come elemento di gratificazione. Fino alla post adolescenza il cibo era il carburante di una macchina da corsa che sfrecciava tra gli studi universitari, le discoteche riminesi, il lavoro stagionale,  il volontariato in ex-jugoslavia, le goliardate con gli amici.

Gli unici STOP della mia corsa erano rappresentati dagli attacchi di emicrania, che mi mettevano a KO per alcuni giorni, poi la vita riprendeva e quando stavo meglio pensavo a cosa fare e a cosa masticare. Ho ingerito ogni genere di schifezze purchè mi dessero sazietà, sostegno calorico, sicurezza e gratificazione psicologica. Il cibo era una grande fuga e un grande rifugio alla ricerca di un mondo più a misura di persona. Il cibo è stato il grande equivoco della mia vita, l’idea cioè che attraverso il cibo potessi deglutire ed espellere  anche le cattiverie e le sofferenze della mia fragile esistenza.

Oggi pratico yoga, sono laureata in scienze e tecnologie agrarie e do consulenze come operatore olistico ad indirizzo nutrizionale.

La cosa bella che mi è capitata è stato scoprire che il cibo è la principale ENERGIA vitale; che attraverso ciò che mangiamo la NATURA al di fuori di noi si trasforma dentro di noi causando un EFFETTO.

Oggi credo fermamente che siamo quello che mangiamo e che il cibo che assumiamo abbia effetti sia nel nostro corpo sia nella nostra mente. Viviamo in un processo reversibile e mutabile, la nostra è una condizione mai rigida e fissa, ma soggetta sempre al CAMBIAMENTO. Possiamo scegliere in quale direzione andare sulla base del cibo che decidiamo di mangiare.

Se sono riuscita a superare queste emicranie croniche, lo devo all’esperienza in prima persona dell’energia del cibo e dei suoi effetti sul mio corpo e la mia mente. Per questo motivo ho deciso di RESTITUIRE agli altri qualcosa di positivo, condividendo le mie competenze e mettendole a disposizione di chi come me vuole vivere meglio. Cambiare è possibile. Cambiare è un dovere.

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