
Ho intrapreso la via macrobiotica per risolvere un problema allo stomaco che mi affliggeva da circa un anno, ovvero un’ernia iatale con forte reflusso gastro esofageo il quale causava a sua volta un’importante disfonia.
Dal momento che la medicina “tradizionale” (farmaci inibitori di pompa) e nemmeno l’agopuntura sono stati risolutivi ho voluto provare qualcosa di diverso.
Ero già vegana da un anno e mezzo ma ho sempre fatto “da sola”, preferendo il cibo crudo a quello cotto, le farine raffinate ai cereali in chicco e abusando dei prodotti da forno. Durante questo anno e mezzo ho preso più di 10 chili.
Ho iniziato come prima cosa a concentrarmi sui NO, quindi ad evitare cibi troppo yin o comunque non salutari come lo zucchero, l’alcol, il caffè, le bevande energetiche, frutta e verdura tropicale, prodotti da forno, farine bianche, solanacee ecc.
Successivamente sono passata ai SI: ovvero a mangiare tutto cotto, cereali integrali in chicco, verdura tagliata nel modo giusto, frutta e ad utilizzare condimenti benefici come il miso, lo shoyu, l’acidulato di umeboshi, il gomasio ecc.
Il primo impatto più forte è stato sicuramente quello emotivo, una sorta di shock psicologico nel rendermi conto di quanto le mie abitudini alimentari fossero diverse da ciò che mi veniva proposto per guarire. Non è stato facile ma ne è sicuramente valsa la pena.
Dalla prima settimana di dieta macrobiotica (e nel mio caso, vegana) ho iniziato come prima cosa a sgonfiarmi. Nelle prime settimane ho perso diversi chili, ho cominciato a dormire meglio, a sentirmi più riposata e con più energia.
Dopo un mese ho smesso completamente i farmaci inibitori di pompa e ho cominciato a sentire sempre meno bruciore e reflusso, ho perso altro peso e ho anche notato che i miei capelli e la mia pelle erano più in forze e più belli.
A quattro mesi dall’inizio della nuova alimentazione sono convinta che cereali integrali in chicco, verdura e legumi siano la base di una dieta salutare ed equilibrata e nel mio caso l’unica strada efficace per far rientrare l’ernia iatale.