Maddalena ci racconta come ha fatto a superare i suoi problemi gastro intestinali

Questa è la testimonianza di Maddalena che è venuta in consulenza e che ha fatto con me di versi incontri tra cui un corso di cucina personalizzato.
Il Percorso che abbiamo realizzato è stato breve e intenso.
Maddalena aveva già una base vegana.
Ma vegano vuol dire cosa non mangi e non vuol dire come mangi!
Capire l’energia del cibo e l’effetto che il cibo ha nel nostro corpo e nella nostra mente, ha portato a questo risultato che di seguito Maddalena vi racconta.
Buona lettura e buon appetito!
Cibolisticasilvia

Ho intrapreso la via macrobiotica per risolvere un problema allo stomaco che mi affliggeva da circa un anno, ovvero un’ernia iatale con forte reflusso gastro esofageo il quale causava a sua volta un’importante disfonia.

Dal momento che la medicina “tradizionale” (farmaci inibitori di pompa) e nemmeno l’agopuntura sono stati risolutivi ho voluto provare qualcosa di diverso.

Ero già vegana da un anno e mezzo ma ho sempre fatto “da sola”, preferendo il cibo crudo a quello cotto, le farine raffinate ai cereali in chicco e abusando dei prodotti da forno. Durante questo anno e mezzo ho preso più di 10 chili.

Ho iniziato come prima cosa a concentrarmi sui NO, quindi ad evitare cibi troppo yin o comunque non salutari come lo zucchero, l’alcol, il caffè, le bevande energetiche, frutta e verdura tropicale, prodotti da forno, farine bianche, solanacee ecc.

Successivamente sono passata ai SI: ovvero a mangiare tutto cotto, cereali integrali in chicco, verdura tagliata nel modo giusto, frutta e ad utilizzare condimenti benefici come il miso, lo shoyu, l’acidulato di umeboshi, il gomasio ecc.

Il primo impatto più forte è stato sicuramente quello emotivo, una sorta di shock psicologico nel rendermi conto di quanto le mie abitudini alimentari fossero diverse da ciò che mi veniva proposto per guarire. Non è stato facile ma ne è sicuramente valsa la pena.

Dalla prima settimana di dieta macrobiotica (e nel mio caso, vegana) ho iniziato come prima cosa a sgonfiarmi. Nelle prime settimane ho perso diversi chili, ho cominciato a dormire meglio, a sentirmi più riposata e con più energia.

Dopo un mese ho smesso completamente i farmaci inibitori di pompa e ho cominciato a sentire sempre meno bruciore e reflusso, ho perso altro peso e ho anche notato che i miei capelli e la mia pelle erano più in forze e più belli.

A quattro mesi dall’inizio della nuova alimentazione sono convinta che cereali integrali in chicco, verdura e legumi siano la base di una dieta salutare ed equilibrata e nel mio caso l’unica strada efficace per far rientrare l’ernia iatale.