Un incontro formativo GRATUITO sull’energia del cibo.
Da diverse persone, che hanno partecipato in questi mesi ai miei corsi di cucina naturale, mi è stato chiesto di realizzare un incontro teorico sull’energia del cibo. Ed eccoci qua come promesso! Effettivamente durante i corsi di cucina do una serie di informazioni sugli aspetti curativi ed energetici delle pietanze, ma questo tema, unito alla necessità di esecuzione delle ricette e alla spiegazione di come si preparano, non ottiene lo spazio che meriterebbe per comprendere che ogni cibo e ogni ingrediente ha un effetto concreto e tangibile sul nostro corpo e sulla nostra mente. Come ovvio non potrò spiegarvi nei dettagli la cucina Macro Bio Vegan in una messa mattinata, vi darò però una prima chiave di lettura che vi consentirà di comprendere al meglio i fondamenti dell’energia del cibo . Argomenti che se vorrete tratteremo più specificatamente nei prossimi corsi di cucina.
L’incontro è rivolto a tutte le persone che desiderano prendere in mano la propria salute e quella dei propri cari e che in prima persona scelgono l’autocura attiva attraverso un’alimentazione sana.
VI ASPETTO Domenica 25 Marzo dalle 10,30 alle 14,00
presso Az. Agricola Podere Roccolo Rimini
Brunch domenicale ad offerta libera
POSTI LIMITATI Per info: cibolisticasilvia@gmail.com cell. 3407593595
Silvia Benedettini – Dott. in Scienze e Tecnologie Agrarie Consulente alimentare – Operatore olistico ad indirizzo nutrizionale Professionista disciplinato ai sensi della Legge 4/2013
Secondo una visione olistica, sia la pratica dello yoga che il cibo nutrono il nostro corpo e l’energia che scorre lungo i meridiani diventa più fluida e dinamica generando una sensazione di benessere e forza vitale. Con il mio maestro Simone Faedi ho cominciato ad esplorare questa bella esperienza sia nella sua forma tradizionale dell’ashtanga sia nella sua evoluzione contemporanea che è il vinyasa flow. Credo fermamente nella pratica dello yoga e quindi del respiro, del movimento e dello stiramento dei meridiani che insieme ad un’alimentazione equilibrata costituiscono i pilastri di una vita fisica e mentale sana.
Sono sempre stata una sportiva
Fin da ragazzina ho praticato sport all’aria aperta come la corsa e il nuoto in mare. Abito a Rimini e l’attaccamento al mare della mia città è forte.
Per me, ma credo per noi riminesi o chi in generale abita in luoghi d’acqua, una passeggiata, una corsa lungo la spiaggia soprattutto d’inverno o una nuotata in mare aperto è un’esperienza rigenerante.
Durante il periodo universitario, mi ricordo che quando tornavo il venerdì da Bologna, dovevo andare a salutare il mio mare, mi ricaricavo della sua energia. Quel marciapiede, la “palata” e la battigia che percorre in lungo tutta la città di Rimini, li ho “vissuti” tante volte correndo o camminando; per anni da sola o in compagnia di qualche amica, poi insieme ai miei figli, prima con la carrozzina poi con il passeggino da corsa e infine con le biciclette. Senza dimenticare le trasferte, in gioventù, Rimini e Riccione con i roller!
Potrei ricostruire, su quei percorsi, tutte le tappe della mia vita e vederle scorrere lungo la spiaggia fino ad arrivare al porto, altro luogo magico e carico di ricordi.
Corsa, nuoto e danza afro sono state le mie grandi passioni fino a qualche anno fa, coltivate con intensità e piacere. La danza afro l’ho scoperta durante gli anni universitari a Bologna ed è subito stato un grande amore, tanto che nei primi anni 2000 l’ho “portata” a Rimini tenendo il primo corso a Casa Pomposa.
Nel 2015 ho conosciuto la scuola di cucina naturale La Sana Gola di Milano e Martin Halsey,
biologo americano che vive in Italia da qualche decina di anni e che diffonde la filosofia macrobiotica di Michio Kushi e George Ohsawa. L’incontro con Martin è stato per me decisivo, perché grazie a lui ho iniziato il mio percorso di “cambiamento”.
Frequentando il corso di “Terapia alimentare” venivo travolta da un mare di nuove informazioni sull’energia del cibo e sull’effetto che il cibo ha sul nostro corpo. La nuova domanda che mi ponevo non era più ” di che cosa è composto quell’alimento: proteine, carboidrati, grassi e quante calorie”, ma “quale effetto ha quel cibo sul mio corpo?” In una visione orientale dell’alimentazione non importa tanto la composizione biologica degli alimenti quanto l’effetto di questi in termini di energia che conferiscono al nostro corpo. Un eccesso di cibi di origine animale e prodotti da forno contraggono e irrigidiscono il nostro fisico; un eccesso di farine raffinate e zucchero lo indeboliscono e lo infiammano. Entrambi si qualificano come cibi anti yogici, mentre cereali integrali in chicco, ortaggi e legumi danno forza vitale, elasticità ed equilibrano energeticamente il corpo, connotandosi in linea generale come alimenti pro yogici.
Andai anche in consulenza privata da Martin e gli spiegai del mio problema di emicrania. Come ho già scritto, l’alimentazione è centrale per correggere disturbi sia fisici che mentali e io l’ho testato su di me raggiungendo ottimi risultati. Grazie all’incontro con Martin e i collaboratori della Sana Gola ho scelto di raccogliere, tramite il cibo, il loro messaggio di armonia e salute.
Per ciò che ho vissuto in prima persona e che ho approfondito con gli studi e la formazione, credo che avere la consapevolezza dell’effetto del cibo (energia del cibo) sul nostro corpo sia importantissimo.
A Martin raccontai di me, del cibo che mangiavo, della mia vita ricca di esperienze ma anche molto frenetica e, dello sport che praticavo corsa e nuoto in particolare. Fu lui il primo che mi disse: “Ma fai yoga!” E io:” Yoga? Noooo! E’ una disciplina troppo lenta, statica, io ho bisogno di qualcosa di più dinamico!” E Martin: “Allora fai ashtanga yoga!”
Fu la prima volta che sentii pronunciare la parola ashtanga!
E’ già… eccomi qua, da circa due anni pratico assiduamente e come tutte le cose che scelgo, mi piace prenderle di petto, convinta come un pompiere! Quando iniziai, mi ricordo che ero rigida come un bastone dopo anni di attività fisica molto contraente. Col tempo il mio corpo ha iniziato a sciogliersi seguendo il flusso del mio respiro. Si, il respiro il motore del movimento durante la pratica. Mi piace definirlo “il mio compagno di viaggio”. Col tempo ho imparato ad ascoltarlo e a farmi guidare da lui. Come dice Martin noi ci nutriamo dell’energia delle stelle, di cibo, e di respiro.
Coltivare gratitudine
Da un paio di anni a questa parte, posso dire di dedicare molta importanza e attenzione sia al cibo che alla pratica dello yoga. Credo che le due cose siano profondamente correlate tra loro. Si tratta in effetti di due modi di nutrire il corpo, per renderlo forte e leggero, e la mente e lo spirito per renderli gentili e accoglienti verso il prossimo. Il cibo e lo yoga innalzano l’uomo ad una condizione superiore di pace con se stessi e con gli altri. Se vogliamo costruire un mondo migliore, dobbiamo partire da noi, dalla nostra vita. Lo yoga ci insegna ad avere rispetto di se seguendo il respiro che ci orienta nel movimento. Ci insegna ad ascoltare il corpo e l’energia che circola, ci mette in contatto con gli altri e con l’ambiente circostante. E’ una forma di comunicare non verbale che crea legame con gli altri e con la natura.
Questa è la testimonianza di Piero che ha fatto con me consulenza e corso di cucina olistica.
Piero è un insegnante di Feldenkrais con una notevole capacità di ascolto del proprio corpo.
Queste sue competenze hanno dato maggiore incisività alla mia proposta di cambiamento.
Buona lettura e buon appetito.
Cibolisticasilvia
tabulè di miglio al pesto di basilico
Ciao, mi chiamo Piero. Vorrei rendere noto un mio personale percorso di educazione alimentare dal quale ho ottenuto notevoli benefici. Ho sofferto per anni di lentezza digestiva, stitichezza e mal di testa, disturbi trattati con diversi rimedi ottenendo però modesti e temporanei risultati. L’incontro con Silvia Benedettini, alcuni mesi fa, è stato invece fondamentale. Lei mi ha introdotto ed insegnato una diversa ed efficace modalità di approccio con l’alimentazione. Ho appreso l’enorme importanza dell’utilizzo di cereali (riso integrale e miglio in particolare), legumi e verdure.
riso integrale con crema di nori
Detto così, potrebbe sembrare una banalità, ma non è questo il punto : l’aspetto fondamentale consiste nelle svariate forme di abbinamento di questi prodotti ed, importantissimo , nel loro metodo di cottura. Silvia, in base al mio problema, ha individuato, gli alimenti che avrebbero costituito il punto cardine della mia dieta eliminando tutto ciò che poteva rappresentare un limite alla risoluzione delle mie richieste. Dopo circa un mese e mezzo in cui ho seguito scrupolosamente il nuovo piano alimentare, la mia funzione intestinale è migliorata di un buon 80%, digestione facile e riduzione considerevole degli episodi di emicrania. In seguito ho iniziato ad introdurre ,pur con moderazione, cibi che avevo eliminato durante il primo mese nel quale era opportuno seguire un regime disintossicante. Oggi posso dire che mi sento decisamente bene. Ho una dieta molto varia che mi preclude pochi alimenti, ma soprattutto ho imparato ad ascoltarmi e sentire ciò che il mio corpo richiede. Infatti ora che il mio intestino si è “curato” ed “educato” ad una sana nutrizione, mi fa percepire chiaramente ciò di cui ha reale bisogno per se’ stesso e quindi per la mia persona. Un caro saluto a Silvia, un’amica, a cui va un grande GRAZIE per la sua professionalità e la sua generosità . Piero Tura
Questa è la testimonianza di Maddalena che è venuta in consulenza e che ha fatto con me di versi incontri tra cui un corso di cucina personalizzato.
Il Percorso che abbiamo realizzato è stato breve e intenso.
Maddalena aveva già una base vegana.
Ma vegano vuol dire cosa non mangi e non vuol dire come mangi!
Capire l’energia del cibo e l’effetto che il cibo ha nel nostro corpo e nella nostra mente, ha portato a questo risultato che di seguito Maddalena vi racconta.
Buona lettura e buon appetito!
Cibolisticasilvia
Ho intrapreso la via macrobiotica per risolvere un problema allo stomaco che mi affliggeva da circa un anno, ovvero un’ernia iatale con forte reflusso gastro esofageo il quale causava a sua volta un’importante disfonia.
Dal momento che la medicina “tradizionale” (farmaci inibitori di pompa) e nemmeno l’agopuntura sono stati risolutivi ho voluto provare qualcosa di diverso.
Ero già vegana da un anno e mezzo ma ho sempre fatto “da sola”, preferendo il cibo crudo a quello cotto, le farine raffinate ai cereali in chicco e abusando dei prodotti da forno. Durante questo anno e mezzo ho preso più di 10 chili.
Ho iniziato come prima cosa a concentrarmi sui NO, quindi ad evitare cibi troppo yin o comunque non salutari come lo zucchero, l’alcol, il caffè, le bevande energetiche, frutta e verdura tropicale, prodotti da forno, farine bianche, solanacee ecc.
Successivamente sono passata ai SI: ovvero a mangiare tutto cotto, cereali integrali in chicco, verdura tagliata nel modo giusto, frutta e ad utilizzare condimenti benefici come il miso, lo shoyu, l’acidulato di umeboshi, il gomasio ecc.
Il primo impatto più forte è stato sicuramente quello emotivo, una sorta di shock psicologico nel rendermi conto di quanto le mie abitudini alimentari fossero diverse da ciò che mi veniva proposto per guarire. Non è stato facile ma ne è sicuramente valsa la pena.
Dalla prima settimana di dieta macrobiotica (e nel mio caso, vegana) ho iniziato come prima cosa a sgonfiarmi. Nelle prime settimane ho perso diversi chili, ho cominciato a dormire meglio, a sentirmi più riposata e con più energia.
Dopo un mese ho smesso completamente i farmaci inibitori di pompa e ho cominciato a sentire sempre meno bruciore e reflusso, ho perso altro peso e ho anche notato che i miei capelli e la mia pelle erano più in forze e più belli.
A quattro mesi dall’inizio della nuova alimentazione sono convinta che cereali integrali in chicco, verdura e legumi siano la base di una dieta salutare ed equilibrata e nel mio caso l’unica strada efficace per far rientrare l’ernia iatale.
Yin e yang, due parole che si utilizzano per esprimere il concetto di polarità e il gioco che esiste tra opposti. Per la macrobiotica, yin vuol dire la tendenza all’espansione, la tendenza a salire e disperdere. Lo yin domina in situazioni di calma, di rilassamento, nell’espressione femminile, nella pace e in tutto ciò che è spirituale. Lo yang naturalmente rappresenta esattamente il contrario, è la tendenza a scendere e concentrarsi, la contrazione, che domina nell’attività fisica e meccanica, nella guerra e la competizione, tutto ciò che è maschile e materiale.
Yin e yang sono le forze della natura, il mondo è il risultato dell’incontro di queste due spinte opposte e polari, ma sempre in equilibrio dinamico tra loro. Lo yin è un’energia espansiva, è una forza centrifuga, che si muove verso l’esterno, è l’energia della terra che sale verso il cielo, è l’energia femminile. Lo yang è un’energia contraente, è una forza centripeta, che si muove verso l’interno, è l’energia del cielo che scende verso la terra, è l’energia maschile.
L’alternanza
Yin e yangsi alternano e la vita ce lo insegna. Pensiamo al giorno (yang) e alla notte (yin), al caldo (Yang) e al freddo (yin), all’alternanza delle stagioni, al lavoro (yang) e al riposo (yin), quando siamo molto attivi (yang) e poi abbiamo bisogno di rilassarci (yin), al fatto che dobbiamo mangiare (yang), ma il nostro corpo deve anche eliminare (yin).
Stare bene vuol dire rispettare l’alternanza tra yin e yang. Quando spingiamo troppo in una direzione e non ci ascoltiamo, alcuni aspetti della nostra vita possono andare fuori equilibrio, e possono insorgere problemi più o meno gravi, legati ad un eccesso di yin o di yang, a loro volta prodotti da un’alimentazione o da comportamenti squilibrati.
Attrazione e repulsione
Due forze opposte si attraggono. Pensiamo al sesso e quindi all’attrazione tra uomo (Yang) e donna (Yin); quando c’è molto caldo (yang) cerchiamo il fresco (yin); se mangiamo troppo sale (Yang) beviamo molti liquidi (Yin); dopo un’intensa attività fisica (yang) vogliamo rilassarci e riposarci (yin). D’altro canto due forze uguali si respingono. Se di fuori è molto freddo (yin), quando arrivo a casa non vado a buttarmi in piscina per un bagno o cerco l’aria condizionata, ma mi metto davanti al camino (yang) e prendo una coperta per scaldarmi.
Il Paradosso
Provo a spiegare un concetto un po’ complesso…e cioè che quando si arriva all’estremo yang d’improvviso questa spinta energetica si trasforma in yin e viceversa. Facciamo alcuni esempi.
In un ambiente molto freddo (yin), pensiamo di essere ai poli, se non si è adeguatamente coperti cerchiamo di scaldarci muovendoci il più possibile, saltando e gesticolando (atteggiamento yang), ma ad un certo punto non basterà più, perché questo freddo così intenso (yin) prenderà il sopravvento e ci stenderemo a terra in posizione supina (Yin) e molto probabilmente moriremmo se qualcuno non viene in nostro soccorso. Al contrario se prendiamo un’influenza, finchè la temperatura non è eccessivamente alta stiamo distesi ed immobili (yin), ma se la situazione si aggrava e la temperatura sale molto, ad un certo punto potremmo avere le convulsioni (atteggiamento molto yang). Il nostro corpo attraverso la malattia cerca di ristabilire un equilibrio eliminando gli eccessi che hanno causato lo squilibrio. Le malattie degenerative riflettono anche questo paradosso. Il corpo produce sintomi per eliminare eccessi o creare equilibrio per ristabilire armonia. Un raffreddore è semplicemente un tentativo di far uscire l’eccesso di freddo che c’è nel corpo (freddo sotto forma di sostanze che indeboliscono il corpo) ed è ben per quello che si chiamano raffreddori. Una ciste o un accumulo nel corpo, è un tentativo di isolare sostanze nocive che il corpo non riesce ad eliminare e i problemi della pelle normalmente sono semplicemente tentativi di portare fuori gli eccessi che i normali canali di eliminazione non sono riusciti a gestire.
*Tratto da “Analisi di una tragedia” di Martin Halsey
Il cibo è la sintesi delle forze presenti in natura, esso entra dentro di noi e contiene le spinte energetiche dello yin e dello yang producendo effetti nel nostro corpo e nella nostra mente. Ci sono cibi più yang, cibo più yin e cibi dove lo yin e lo yang sono più in equilibrio. Possiamo decidere di modificare l’energia del cibo anche attraverso i diversi stili di cottura.
Star bene significa avere un rapporto equilibrato con il mondo che ci circonda e che ci portiamo dentro nutrendoci quotidianamente. La macrobiotica è innanzitutto questo: la via per la felicità. Un corpo malato non può ospitare una mente sana. Mente e corpo sono entrambi da nutrire e curare nella quotidianità.
Il mio ruolo sarà quello di farvi diventare più esperti di cucina naturale (o macrobiotica) ed energia del cibo per la parte che a voi serve ad essere felici.
Ciao internauti, prima di parlare con voi di alimentazione, volevo raccontarvi quale è stato il mio percorso……
Ho sempre avuto un rapporto particolare con il cibo, da golosa quale sono, l’ho sempre utilizzato come elemento di gratificazione. Fino alla post adolescenza il cibo era il carburante di una macchina da corsa che sfrecciava tra gli studi universitari, le discoteche riminesi, il lavoro stagionale, il volontariato in ex-jugoslavia, le goliardate con gli amici.
Gli unici STOP della mia corsa erano rappresentati dagli attacchi di emicrania, che mi mettevano a KO per alcuni giorni, poi la vita riprendeva e quando stavo meglio pensavo a cosa fare e a cosa masticare. Ho ingerito ogni genere di schifezze purchè mi dessero sazietà, sostegno calorico, sicurezza e gratificazione psicologica. Il cibo era una grande fuga e un grande rifugio alla ricerca di un mondo più a misura di persona. Il cibo è stato il grande equivoco della mia vita, l’idea cioè che attraverso il cibo potessi deglutire ed espellere anche le cattiverie e le sofferenze della mia fragile esistenza.
Oggi pratico yoga, sono laureata in scienze e tecnologie agrarie e do consulenze come operatore olistico ad indirizzo nutrizionale.
La cosa bella che mi è capitata è stato scoprire che il cibo è la principale ENERGIA vitale; che attraverso ciò che mangiamo la NATURA al di fuori di noi si trasforma dentro di noi causando un EFFETTO.
Oggi credo fermamente che siamo quello che mangiamo e che il cibo che assumiamo abbia effetti sia nel nostro corpo sia nella nostra mente. Viviamo in un processo reversibile e mutabile, la nostra è una condizione mai rigida e fissa, ma soggetta sempre al CAMBIAMENTO. Possiamo scegliere in quale direzione andare sulla base del cibo che decidiamo di mangiare.
Se sono riuscita a superare queste emicranie croniche, lo devo all’esperienza in prima persona dell’energia del cibo e dei suoi effetti sul mio corpo e la mia mente. Per questo motivo ho deciso di RESTITUIRE agli altri qualcosa di positivo, condividendo le mie competenze e mettendole a disposizione di chi come me vuole vivere meglio. Cambiare è possibile. Cambiare è un dovere.