Libero Yoga in libera mente. Quando il limite sei tu.

 

Sono Simone Faedi, il fondatore di Modernyoga.it, non scrivo quasi mai in prima persona… apparte quando voglio dire qualcosa di soggettivo. Guardando un’intervista recentissima ad Obama, lui diceva una cosa interessante: Google ed in genere i social media presentano risultati diversi, quindi contenuti diversi, in base al profilo che quel dato sito ha costruito su di te, quindi, i tuoi pensieri di fondo saranno sempre più rinforzati, se ad esempio sei un revisionista rispetto alla Seconda Guerra Mondiale, quando ricercherai parole chiave relative, ti verranno sempre di più proposti contenuti revisionisti (tipo: non è vero che Hitler ha sterminato gli Ebrei… per esasperare il concetto) fino al punto in cui tu dirai… ecco, è vero vedi!!! Se invece hai punti di vista “partigiani” filosovietici (e Google lo scopre dopo che tu per un tot di volte, anche poche, hai cliccato su siti di questo tipo), ti verranno sempre proposti contenuti che rinforzano la tua idea partigiana della seconda guerra mondiale. Non c’è nulla di complottista di fondo, semplicemente Google ha imparato che se ti propone ciò che vuoi sentirti dire tu dirai: “Google è un ottimo motore di ricerca”, se invece non giustificherà le tue idee dirai: “Google è un pessimo motore di ricerca” non c’è “complottistico controllo delle menti”… semplicemente business.  Chiaramente ho esasperato il concetto, ma semplicemente per fare capire che noi siamo così, ci comportiamo normalmente in questa maniera nella vita, anche nello Yoga. Lo Yoga non solo dovrebbe essere libertà, ma nasce per essere uno strumento per il raggiungimento della libertà suprema, per togliersi dal giogo dei vortici della mente (Yogacittavrttiniroda – Lo yoga ferma i vortici della mente, primo Sutra degli Yoga Sutra di Patanjali). Eppure da sempre (non da quando esiste Google) sono nate scuole che negano le altre, che sostengono che questo o quello non è Yogico, l’Ashtanga ne è un  esempio spesso. Nello Yoga si sono formate delle “Famiglie”, chi fa Iyengar, chi fa Bikram, chi fa Ashtanga, ognuno convinto che il suo sia lo Yoga vero. Poi dentro ogni Famiglia/setta ci sono quelli che ovviamente si sentono in diritto di essere più puri degli altri… più ariani. Ecco perchè ho fondato modernyoga.it, con persone che provengono da esperienze diverse, fuori dalle famiglie/sette, fuori da quelli che se fai un vinyasa in più o in meno urlano al sacrilegio, fuori da quelli convinti che la forma sia la sostanza (il velo di Maya è sempre di fronte a noi). Se non ti metti nelle condizioni di avere esperienze molteplici, di capire, di studiare punti di vista diversi dai tuoi diventi il tuo algoritmo di Google personale… vedi solo ciò che giustifica il tuo pensiero di fondo, che è la tua rigidità, il tuo giogo personale, quello che ti fa stare solo con quelli che la vedono come te… la tua famiglia, che col tempo diventa una setta, che col tempo diventa il luogo dove tu vuoi essere accettato, e allora se non chiudi un data asana piuttosto ti spacchi un ginocchio, o incrini una costola, ma vuoi essere come i tuoi fratelli, perchè tu soffri quando vedi gli altri chiudere un’asana che non puoi chiudere… il tuo ego soffre. L’algoritmo che è in noi e che sceglie in maniera furba le cose da farci vedere o da rifiutare è sempre attivo. Spaziamo quindi, non chiudiamoci nelle sequenze, nelle frasi tipo “mi hanno dato questa asana”… lo Yoga è uno strumento tuo, personale, per liberarti, non per rinchiuderti… per essere libero anche di non praticare, di non meditare, di non fare nulla ed andarti a mangiare un gelato con i tuoi amici di infanzia. Liberati dal tuo algoritmo e se hai sempre asoltato musica Jazz prova l’hip hop, la classica, il liscio… ma provalo, non giudicarlo.